Bonus mobili ed elettrodomestici: nuovi arredi con detrazioni
È il sogno di ogni proprietario di casa: avere la possibilità di arredare gli spazi con mobili ed elettrodomestici nuovi. Nel 2022 questo sogno può diventare realtà grazie ai bonus e alle detrazioni Irpef del 50% su un massimo di spesa di 10mila euro (ma da gennaio 2023 scenderà a 5mila) da spalmare in dieci anni per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Come funziona il bonus mobili
Per ottenere l’agevolazione, il contribuente deve aver effettuato dei lavori di ristrutturazione (manutenzione straordinaria, oppure ordinaria ma su parti condominiali) con inizio dal 1° gennaio 2021 in poi (la data degli interventi deve precedere quella in cui si acquistano i beni). Nella dichiarazione dei redditi si possono indicare le spese sostenute per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici e ottenere così un rimborso fino a un massimo di 500 euro all’anno.
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La nuova classificazione energetica
La possibilità del bonus per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici è una proroga della legge Bilancio 2022 (con scadenza al 31 dicembre 2024), per le spese sostenute negli anni che vanno dal 2022 al 2024 e con riferimento alla nuova classificazione energetica in vigore dal 1° marzo 2021. Il regolamento UE, infatti, ha messo in atto il nuovo sistema di etichette energetiche ed utilizza la scala che va da A a G, mentre la classificazione vecchia prevedeva la dicitura da A+ ad A+++. Ora, quindi, gli elettrodomestici che partecipano alla detrazione (e quindi acquistati usufruendo del bonus) non devono essere inferiori alla classe A per i forni, alla classe E per lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici, e alla classe F per frigoriferi e congelatori.
Quali mobili acquistare con il bonus
Tra i mobili acquistabili con il bonus ci sono armadi, librerie, cassettiere, tavoli, sedie, divani, poltrone, scrivanie, letti, mobili da soggiorno; ma anche complementi di arredo come materassi e apparecchi di illuminazione. Non rientrano, invece, nelle detrazioni porte, pavimenti e tendaggi. I pagamenti devono essere effettuati con bonifici o carta di credito e/o debito, rate o finanziaria, devono quindi essere rintracciabili e avere ricevute e scontrini che attestino il pagamento; oltre a fatture con la descrizione dei beni. Non sono ammessi assegni o contanti.
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