Le case da non perdere: dalla biblioteca di Leopardi al Vittoriale di D’Annunzio
Ogni casa è un luogo magico, che racchiude segreti, storie e parole. L’atmosfera che si respira entrando nelle case-museo di grandi scrittori o personaggi del passato è proprio a metà tra spazio intimo e luogo di ispirazione.
Camminare nelle stanze, osservare i libri, accarezzare i mobili ci permette di entrare nell’animo dei grandi artisti che hanno creato opere memorabili. Una “casa museo” ha il potere di rappresentare la vita, le tradizioni e i valori di chi ci abitava. È come sfogliare le pagine di un libro e ritrovare la fonte di ispirazione davanti a noi.
Un viaggio nel tempo per osservare come le stanze vissute all’epoca nella quotidianità siano ancora oggi intrise dell’essenza di chi le ha abitate. Una magia vera e propria. In Italia sono tante le dimore storiche appartenute a poeti e scrittori che è possibile visitare.
Casa di Giacomo Leopardi a Recanati (Marche)
Il luogo in cui è cresciuto è stato fonte di grande ispirazione per Giacomo Leopardi. La sua casa, o meglio il palazzo, di Recanati si trova proprio sulla piazza del piccolo centro. Una piazza a cui è dedicata la poesia “Il sabato del Villaggio”. Si può visitare la biblioteca di Leopardi e vedere tutti i volumi letti dal giovane Giacomo, oppure passeggiare e sostare nel belvedere da cui si scorge il colle dei versi dell’Infinito: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle/e questa siepe, che da tanta parte/dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”.
Casa di Dante Alighieri a Firenze (Toscana)
Una casa ricca di cimeli e storia quella del sommo poeta Dante Alighieri nel pieno centro storico di Firenze. Qui produsse le sue più grandi opere come “La vita nova” e “La divina commedia”. Il palazzo in cui ha passato i natali si trova di fronte la Torre della Castagna, si è degradato nel tempo ed è stato ristrutturato. La casa-museo è allestita per restituire ai visitatori l’aspetto storico, ma anche un’ampia descrizione delle opere e della vita di Dante: l’attività politica, l’esilio e la vita privata.
Casa di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera (Lombardia)
Il Vittoriale è la cittadella monumentale allestita da D’Annunzio insieme all’architetto Giancarlo Maroni tra il 1921-1938 quando si trasferisce a Gardone Riviera. Crea, quindi, non una semplice casa ma un piccolo borgo con vie, piazze, teatri, giardini e corsi d’acqua. Il vate ha fatto della sua stessa vita un’opera d’arte. Questa dimora è raffinata e poetica allo stesso tempo, è una memoria viva del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la prima guerra mondiale.
Casa di Alberto Moravia a Roma (Lazio)
In un appartamento all’ultimo piano di Lungotevere della Vittoria a Roma Alberto Moravia è vissuto dal 1963 al 1990. Una casa che conserva ancora tracce di intimità domestica, dei suoi viaggi in Oriente e Africa e di tutti i suoi interessi. Lo scrittore, figura chiave del Novecento europeo, ha vissuto qui la seconda parte della sua vita. Una casa ricca di testi, quadri che abbelliscono le pareti e una serie di documenti che testimoniano i suoi rapporti con grandi artisti come Dacia Maraini, Renato Guttuso e Pier Paolo Pasolini. Una casa luogo di incontro per la cultura italiana del ‘900.
Casa di Luigi Pirandello ad Agrigento (Sicilia)
La casa natale del premio Nobel del 1934 era all’origine una costruzione rurale di fine Settecento, in cui i suoi genitori si rifugiarono per l’epidemia del colera. Danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, l’edificio è stato ristrutturato negli anni ’50. Si trova in una contrada di campagna, a strapiombo sul mare, al confine tra il territorio del comune di Agrigento e quello di Porto Empedocle. Le stanze conservano fotografie, onorificenze, recensioni, lettere, manoscritti e locandine delle sue opere più famose. Un vialetto esterno alla casa porta al luogo del famoso albero che ha accompagnato le giornate di Pirandello, e dove ora una colonna di pietra ospita le sue ceneri.